lunedì 24 ottobre 2011

Carrie di Stephen King (1974)


Carrie è il primo romanzo di Stephen King a essere pubblicato. Fino ad allora lo Zio (come molti lettori affezionati sono soliti chiamarlo) aveva collaborato con molte riviste specializzate ma mai si era cimentato con una storia a più ampio respiro. La “brevità compiuta” di questi primi tempi di scrittura professionale caratterizza anche Carrie che per stessa ammissione di King era nato come racconto e solo successivamente fu ampliato e assunse il più ampio respiro della narrazione romanzesca. A distanza di anni (la prima pubblicazione è del 1974) Carrie è ancora considerata un'opera di culto e rappresenta un vero e proprio archetipo riproposto tutt’oggi in narrativa e al cinema: la giovane e goffa outsider, emarginata e derisa, proprio nel momento in cui si appresta al cambiamento fisico e al passaggio dall’infanzia alla pubertà prende coscienza dei propri poteri approntando una terrificante vendetta sulla società tutta in un incontenibile delirio suburbano. Il romanzo nasce da esperienze personali di Stephen King nell’insegnamento e dall’amore per il genere horror qui però reinventato e ibridato per restituire al lettore più percorsi: di genere, critico-narrativo, godibile e partecipe, sociologico, emotivo. Il personaggio di Carrie è iconografico, lo ha sottolinea lo stesso King nel suo saggio On Writing dicendo che, a guardar bene, tutti abbiamo conosciuto (o siamo stati) Carrie da giovani. Tratteggiato con naturalezza e senza alcuna leziosità il punto di vista della protagonista diviene il nostro: sfido chiunque a leggere le prime pagine senza avvertire tutto l’orrore di Carrie per quel rivolo di sangue sulla coscia durante la doccia mentre le compagne urlano in visibilio «tappala! Tappala!» lanciandole addosso una pioggia di assorbenti.

Carrie verrà portato sullo schermo da Brian De Palma (con una meravigliosa Sissy Spacek nel ruolo di Carrie), il quale si discosta in parte dal libro a partire dal finale “invidiato” da King fino ad arrivare alla fisicità della protagonista: rubizza nel romanzo quanto spigolosa nel film.

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